- Rifiuti solidi urbani (RSU);
- Rifiuti speciali non pericolosi assimilabili agli urbani, di qualsiasi altra origine che soddisfano i criteri di ammissione previsti dal D.lgs. n.36 del 13/1/2003
La discarica operativa accetta prevalentemente materiale conferito e precedentemente trattato da diversi complessi impiantistici di trattamento meccanico biologico dei rifiuti urbani, presenti nella zona.
Non solo la quantità ma anche la qualità del rifiuto è cambiato negli anni. Ora in discarica viene accettato solo un rifiuto trattato, a consistenza prevalentemente secca.
Questo è possibile grazie alle operazioni di smistamento che vengono effettuate prima dello smaltimento in discarica e che permettono, anche dal rifiuto indifferenziato, di scindere il materiale organico e di sfruttarlo per produrre un tipo di compost utilizzabile in agricoltura.
Il nuovo invaso è del tutto autonomo dal vecchio, sia dal punto di vista gestionale che dei presidi di salvaguardia e controllo ambientale e ha previsto, considerate le criticità dell’area di Borgo Montello, un sistema di impermeabilizzazione per il fondo e il capping finale che offre una “sicurezza rafforzata”, rispetto ai sistemi multistrato richiesti dalla normativa vigente e a quanto di norma utilizzato nel settore (1m di argilla, HDPE, TNT per il fondo e 0,5 m di argilla per il capping), in quanto ha previsto per il fondo di incrementare lo strato di argilla sino a 1,5 metri, un secondo strato di HDPE e TNT, l’aggiunta di un materassino bentonitico, e per il capping finale l’aggiunta di un materassino bentonitico.
Il nuovo invaso ha una estenzione di circa 50.000 m2 e consentirà di abbancare una volumetria pari a circa 400.000 m3. Questo accetterà le stesse tipologie di rifiuti prodotti dallo stesso bacino territoriale cui il precedente invaso era asservito, con la possibilità di accogliere i residui di lavorazione dell’impianto di trattamento dei rifiuti non pericolosi.
Attualmente nel nuovo invaso in fase di gestione operativa, sono presenti n°92 pozzi di biogas collegati a n°16 stazioni di regolazioni a 4 o 6 ingressi, di questi n°75 sono stati realizzati tra il 2012 ed il 2014 e n°17 pozzi nel mese di marzo 2015 e sono stati immediatamente collegati alla rete di captazione predisposta. La quantità del biogas smaltito è stata ampliamente all’interno dei valori limite.
L’invaso dispone di un sistema di captazione del biogas per la produzione di energia pulita e la riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera. I rifiuti vengono compattati in strati e coperti infine da uno strato di terra argillosa e terreno fertile da coltivo. Grazie alla semina di erba e la piantumazione di arbusti, cespugli ed alberi, si procede al suo recupero ambientale con la formazione di un nuovo parco suburbano e oasi ad indirizzo naturalistico.